Blog

ย 

Microplastiche nel Corpo: Come Eliminarle in Modo Naturale

Oct 13, 2025

 ๐Ÿง  L’inquinamento da plastica non si ferma più all’ambiente esterno.

Oggi sappiamo che minuscole particelle di plastica sintetica — le microplastiche — stanno penetrando nelle parti più intime del corpo umano, persino nel sistema riproduttivo.

Queste particelle attraversano le nostre difese naturali e si accumulano in tessuti che dovrebbero essere inviolabili, con effetti che possono compromettere la fertilità, il sistema ormonale e la vitalità cellulare nel lungo periodo.


๐Ÿงด Da dove arrivano

Ogni giorno, le microplastiche si staccano da oggetti di uso comune: abiti sintetici, imballaggi, pentole antiaderenti, cosmetici, tappeti, tessuti per la casa.
Le respiriamo, beviamo e ingeriamo; alcune persino si assorbono attraverso la pelle.

Una volta entrate, viaggiano nel sangue fino a organi sensibili come fegato, polmoni, ovaie, testicoli e tiroide.


โš—๏ธ Cosa succede nel corpo

Quando arrivano nei tessuti, le microplastiche non restano inerti:
rilasciano sostanze tossiche — come ftalati, bisfenoli e metalli pesanti — che agiscono da interferenti endocrini, alterando gli ormoni e generando infiammazione cronica e stress ossidativo.

Il corpo NON possiede enzimi per degradarle: perciò si accumulano lentamente nei tessuti, proprio come avviene con i metalli pesanti.


๐Ÿ”ฌ Le ultime ricerche

Uno studio pubblicato su Human Reproduction ha rilevato microplastiche nel liquido follicolare del 69% delle donne e nello sperma del 55% degli uomini analizzati.
Ciò significa che queste particelle riescono ad attraversare barriere biologiche estremamente protette, come quelle che circondano ovuli e spermatozoi.

I materiali più comuni identificati erano nylon, PVC e polietilene, presenti in vestiti, bottiglie e utensili da cucina.
Sebbene le quantità fossero minime, la loro presenza in ambienti così delicati dimostra che l’esposizione è ormai ubiquitaria.

E poiché anche piccole dosi di interferenti ormonali possono disturbare la fertilità, il messaggio è chiaro:
๐Ÿ’ก non possiamo più ignorare questo inquinamento biologico.


๐Ÿ›ก๏ธ Come possiamo difenderci

La buona notizia è che esistono strategie concrete e naturali per ridurre l’ingresso e favorire l’eliminazione delle microplastiche dal corpo.
Il segreto è combinare prevenzione, depurazione e sostegno agli organi emuntori (intestino, fegato, pelle).

 

Ecco 7 modi per farlo efficacemente!


๐ŸŒฌ๏ธ 1. Purifica l’aria che respiri

Le microplastiche si accumulano anche nella polvere domestica, soprattutto in case con tappeti e tessuti sintetici.
โžก๏ธ Rimuovi tappeti, moquette e tendaggi sintetici, vere calamite di polveri tossiche.


Installa un purificatore d’aria ad alta efficienza come il Triad Aer V3: elimina microplastiche, muffe, VOC e batteri, migliorando la qualità dell’aria e dell’energia vitale in casa.

 

Il Triad Aer V3 è efficace contro le microplastiche perché combina una potente filtrazione multistadio con un elevato ricambio d’aria. Il suo sistema interno utilizza filtri HEPA ad alta efficienza, capaci di trattenere anche le particelle più fini sospese nell’aria domestica, comprese le fibre di plastica invisibili che si staccano da vestiti, tappeti e tessuti sintetici.

Grazie al flusso d’aria costante e al passaggio ripetuto attraverso i filtri, la concentrazione di microplastiche nell’ambiente si riduce rapidamente. Inoltre, i filtri a carbone attivo presenti nel dispositivo assorbono molte delle sostanze chimiche rilasciate dalle plastiche, come ftalati e VOC, migliorando ulteriormente la qualità dell’aria.

In questo modo, il Triad Aer V3 non solo purifica lo spazio in cui vivi, ma protegge anche il tuo sistema respiratorio e aiuta a ridurre l’esposizione quotidiana a uno degli inquinanti più pervasivi del nostro tempo.


๐Ÿ’ง 2. Bevi e cucina con acqua pulita

L’acqua del rubinetto contiene sempre più fibre sintetiche e microplastiche.
Usa filtri a osmosi inversa o sistemi avanzati di purificazione e conserva l’acqua solo in bottiglie di vetro.
Evita di riscaldare o conservare il cibo in plastica: il calore rilascia particelle che finiscono nei pasti.
Meglio vetro, acciaio o ceramica.


โš™๏ธ 3. Usa acidi fulvici — il migliore alleato naturale

Gli acidi fulvici sono tra gli strumenti naturali più promettenti che abbiamo oggi per ridurre l’impatto biologico delle microplastiche, dei metalli pesanti e dei residui chimici.


Gli acidi fulvici sono piccole molecole organiche che si formano naturalmente durante la decomposizione delle piante nel suolo. Fanno parte della famiglia delle sostanze umiche, ma rispetto all’acido umico sono più leggeri, più solubili in acqua e in grado di attraversare facilmente le membrane cellulari.

In pratica, funzionano come chelatori biologici intelligenti: legano le tossine, le neutralizzano e le trasportano fuori dal corpo, mentre allo stesso tempo migliorano l’assorbimento dei nutrienti essenziali.

Gli acidi fulvici non sciolgono direttamente la plastica, ma riescono a legare le sostanze tossiche che essa rilascia, come ftalati, bisfenoli, coloranti e ritardanti di fiamma, riducendone la tossicità e facilitandone l’eliminazione.

Stimolano inoltre il flusso biliare e la filtrazione renale, potenziando i processi di detossificazione naturale. A livello cellulare, aumentano il potenziale elettrico (zeta potential), che mantiene le tossine in sospensione nei fluidi corporei e impedisce che si depositino nei tessuti.

Gli acidi fulvici proteggono anche i mitocondri e la mucosa intestinale, riducendo l’infiammazione causata dalle microplastiche e migliorando la comunicazione cellulare. Rafforzano il microbiota intestinale, agendo come prebiotici naturali: nutrono i batteri benefici e rinforzano le giunzioni cellulari dell’intestino, diminuendo così l’assorbimento delle microplastiche.

Studi in vitro e su animali hanno mostrato che gli acidi fulvici possono legare metalli pesanti come piombo, cadmio e mercurio, favorendone l’eliminazione attraverso la bile e le urine. Le ricerche sulle microplastiche sono più recenti, ma i primi risultati indicano che queste sostanze si attaccano alla superficie delle particelle di plastica, modificandone la carica elettrica e la reattività, rendendole meno tossiche e più facili da aggregare per l’espulsione.

Una review del 2023 pubblicata su Frontiers in Environmental Science ha evidenziato che gli acidi umici e fulvici modulano l’interazione tra microplastiche e membrane biologiche, riducendo il danno cellulare e la risposta infiammatoria.

A differenza di carbone attivo o argilla, che agiscono solo nell’intestino, gli acidi fulvici lavorano a livello sistemico, penetrano nelle cellule e attraversano le membrane, trasportando minerali benefici all’interno e tossine all’esterno senza impoverire l’organismo. Migliorano anche la conduttività elettrica dei fluidi corporei, favorendo una migliore comunicazione mitocondriale e un processo di detossificazione più efficiente.

Ecco perché prodotti come il Black Stuff, che combinano acidi fulvici e umici con estratti di Chaga e corteccia di pino, risultano così efficaci: uniscono un’azione di legame delicata ma profonda con la rigenerazione cellulare e il ripristino dell’equilibrio intestinale, rendendoli ideali per l’uso quotidiano in un percorso di depurazione naturale dalle microplastiche e dai contaminanti ambientali.

๐Ÿซ€ 4. Sostieni.....

 

L'articolo completo è riservato ai membri della comunità Salute Istintiva e Vera, ma puoi accedere GRATUITAMENTE al mini corso "Le 5 Fondamenta della Salute", dove scoprirai una mappa chiara per interpretare correttamente i sintomi e comprendere il tuo naturale processo di autoguarigione.